ARS GRATIA ARTIS
INCONTRIAMOCI A MOMIGNO

Incontro di artisti, incontro con artisti, per chi come me ha avuto la fortuna quest'anno di poter seguire i lavori di organizzazione della seconda edizione del Premio Ars gratia artis. Il permettere a più persone che si occupano d'arte di ritrovarsi, non vincolati da canoni troppo stretti, è una grande possibilità - troppo spesso dimenticata - perché permette con la più totale libertà lo scambio delle idee, delle opinioni e soprattutto della creatività.
Credo che sia questo che segna l'imprinting connaturato ai due giorni di Momigno; lo spirito di familiarità e di accoglienza calorosa ma non invadente che il padrone di casa e ideatore della manifestazione, Marco Fattori, ha saputo donarle. Tutto questo rende quasi naturale la voglia di confrontarsi, senza prendersi mai troppo sul serio.
Ars gratia artis non nasce quindi tanto come una rassegna fine a se stessa o come premio da dover essere solo attribuito, ma è piuttosto il voler dar sfogo a un desiderio, quello di seguire una passione, l'arte, fino in fondo.
Per alcuni questo diventa il frutto di quell'urgenza che a poco a poco si trasforma in opera, in questo caso è la dimostrazione, resa concreta, della volontà di voler ricordare che l'arte dovrebbe essere superiore ai condizionamenti, ed essere portata avanti solo per il puro piacere da essa recato.

Carolina Orlandini


ARTE E IMPRESA:
UN INCONTRO POSSIBILE

La nostra realtà imprenditoriale è da sempre sensibile alla promozione della cultura e alla valorizzazione del patrimonio artistico; sostiene l'attività di giovani artisti e di brillanti gallerie fiorentine, investe in progetti culturali che vogliono rilanciare l'immagine di una Firenze sempre più proiettata verso il contemporaneo.
Abbiamo deciso di fare entrare materialmente l'arte al nostro interno, affinché le persone ne possano godere; abbiamo cercato di avvicinare ai diversi linguaggi artistici anche coloro che sembravano apparentemente disinteressati o scettici, un pubblico più vasto e generico rispetto a quello degli addetti ai lavori. Alcuni hanno apprezzato le nostre iniziative, si sono incuriositi, non hanno avuto bisogno di capire per amare; altri invece, più semplicemente, hanno rilevato la piacevolezza dell'arte in un posto di lavoro, che diventa così attuale, dinamico, seducente.
Mio padre, Marco Fattori, è riuscito, personalmente e attraverso la sua filosofia imprenditoriale, a dare vita ad un moderno sistema di mecenatismo culturale, – e le due edizioni del concorso ne sono l'esempio più recente - permettendo, così, ai due mondi dell'arte e dell'impresa di costruire un dialogo costante, indissolubile e in continua evoluzione, in nome della sua sconfinata passione per quell'Ars Gratia Artis, Arte per l'Arte, Arte gioia dell'Arte e della vita.

Angela Fattori